La storia dell’arte è un mosaico affascinante di culture e stili, che si estende attraverso millenni e continenti. Oggi ci immergiamo nel mondo misterioso dell’arte etiopica del I secolo d.C., concentrandoci su una stele monumentale: “La Stele di Jub”.
Realizzata da un artista sconosciuto, il cui nome inglese inizia per lettera “J”, questa stele è molto più che una semplice pietra scolpita. È un portale verso il passato, un simbolo della complessa cultura aksumita, e un enigma che continua a affascinare gli studiosi.
La Stele di Jub, alta quasi 7 metri, è un trionfo di ingegneria e arte. Realizzata in granito nero, la superficie liscia è costellata di iscrizioni in ge’ez, la lingua antica dell’Etiopia, che narrano storie di re e guerrieri, di battaglie vinte e conquiste gloriose. Ma oltre alle parole scolpite, è l’immagine centrale a catturare lo sguardo: una figura umana imponente, probabilmente un sovrano aksumita, con tratti somatici idealizzati, grandi occhi penetranti e una corona elaborata.
L’Impatto Visivo della Stele
La postura eretta della figura suggerisce autorevolezza e potere, mentre le mani, posizionate in modo cerimoniale sul petto, potrebbero indicare un gesto di benedizione o di offerta. I dettagli minuziosi delle vesti, ricche di pieghe e motivi geometrici, testimoniano la maestria dell’artista e il suo profondo interesse per i simboli del potere reale.
La Stele di Jub non è isolata nel suo contesto storico. Essa fa parte di un gruppo di stele che punteggiavano l’antica città di Aksum, una volta capitale di un impero fiorente che dominava il commercio lungo la costa del Mar Rosso. Queste imponenti sculture funerarie, spesso decorate con iscrizioni e immagini simboliche, servivano a commemorare i defunti di rango elevato e a celebrare le loro imprese.
Tabella: Simboli e Interpretazioni sulla Stele di Jub
Simbolo | Interpretazione |
---|---|
Corona elaborata | Potere regio, divinità |
Mani sul petto | Benedizione, offerta |
Vesti con motivi geometrici | Status sociale, ricchezza |
Iscrizioni in ge’ez | Storie di vita, genealogie |
Un Tesoro Archeologico
La scoperta della Stele di Jub nel XIX secolo ha aperto una finestra su un passato remoto e affascinante. Grazie a decenni di studi archeologici e linguistici, gli studiosi hanno potuto ricostruire l’epoca aksumita, il suo sistema politico e sociale, la sua economia basata sul commercio di oro, avorio e spezie.
La Stele di Jub è oggi un tesoro custodito nel Museo Nazionale dell’Etiopia ad Addis Abeba. Visitare questa scultura significa fare un viaggio indietro nel tempo, immergersi nell’atmosfera mistica dell’antica Aksum e ammirare la bellezza eterna dell’arte etiopica.
Misteri Irrisolti
La Stele di Jub, pur essendo uno scrigno di informazioni sul passato, nasconde ancora alcuni misteri irrisolti. Chi era il sovrano raffigurato? Qual è il significato preciso dei simboli scolpiti sulla sua veste? E cosa si cela dietro le parole incise nel granito nero?
La bellezza dell’arte sta anche nella sua capacità di suscitare domande e alimentare la curiosità. La Stele di Jub, con la sua maestosità e i suoi segreti, continua a ispirare gli studiosi di tutto il mondo, invitandoli a esplorare le profondità della storia etiopica e a comprendere meglio l’umanità che ha creato questa opera d’arte straordinaria.